31 maggio 2019
Quali sono i tipi di cotone più utilizzati e come vengono impiegati?
Prima di rispondere a questa domanda, vediamo cos’è il cotone: si tratta di uno dei tessuti più amati, poiché è naturale, versatile e facile da pulire, perfetto sia per il confezionamento di abiti che per i rivestimenti della casa.
È la fibra tessile e vegetale maggiormente utilizzata nel mondo. Viene ricavata da alcune piante del genere Gossypium.
Queste infatti, sono in grado di produrre alcuni fiori di colore giallo chiaro dai quali nascono frutti che, a loro volta, contengono semi rivestiti dalla bambagia,ossia una peluria.
Quest’ultima, una volta raccolta e lavorata, darà vita al famoso filato: i peli di cotone sono sottili e brillanti e più saranno lunghi, maggiore sarà il loro valore commerciale (in ogni caso si parla di dimensioni di pochi centimetri).
La bambagia - sprigionata autonomamente dai frutti maturi – dev’essere aspirata attraverso alcuni macchinari, per poi essere “sgranata” per ripulirla da tutti i semi prima della fase di cardatura.
Gli ultimi due passaggi di lavorazione riguardano, appunto, la “cardatura” (utile a pulire e districare i filamenti col fine di renderli paralleli) e la “pettinatura” (per eliminare eventuali impurità assieme alle fibre più corte).
Prima di passare in rassegna le diverse tipologie di cotone è bene fare una precisazione: il cotone è diverso dal policotone (un materiale sintetico formato dall’unione di poliestere e di cotone, sebbene la presenza di quest’ultimo sia ridotta a una percentuale di appena il 5%); di conseguenza, occorre prestare molta attenzione quando si leggono le etichette dei tessuti, badando a scegliere il materiale che si desidera e non un suo surrogato.
Un’altra differenza in materia di cotone è data dalla lavorazione: a seconda di come vengono lavorati, infatti, si distinguono il cotone, il cotone percalle, il rasatello e il raso.
Diversità che hanno una correlazione diretta con il prezzo, visto che, per esempio, tra il cotone e il raso può esserci ungap di costo anche di 150 euro.
I diversi tipi di cotone si differenziano anche per la resistenza, data dal numero di fili in ordito e in trama per centimetro, che possono essere nei rapporti 27/27, 27/30 e 30/30.
In generale, più fili ci sono, più il materiale è resistente e meno si ritira durante il lavaggio, assicurando così una maggiore qualità del tessuto.
Come abbiamo accennato, in commercio si trovano quattro principali tipologie di cotone:
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